Articolo N.16: Novembre 2000                                                      

Autore: Quarantelli Gianluca

 

 

L’importanza della metodologia

 

 

Nel corso degli ultimi anni, lo sviluppo della sistemistica in campo totocalcistico ha subito un certo rallentamento: il numero dei programmi disponibili in questo settore aumenta sempre più, ma le novità che vengono introdotte sono in continua diminuzione, con il risultato che i vari software diventano sempre più simili tra di loro. E’ importante sottolineare però anche un altro aspetto: esiste la tendenza, piuttosto diffusa, di considerare un programma innovativo e/o professionale solo se mette a disposizione decine di filtri, molti dei quali spesso si rivelano assolutamente privi di senso.  La realtà è ben diversa. Non è inventando e aggiungendo condizionamenti a raffica che si rende innovativo un programma: quello che serve è una valida e rigorosa metodologia di gioco, realizzata tramite un insieme piuttosto limitato di condizionamenti, selezionati per la loro indubbia validità dimostrata nel corso degli anni. Esistono molti filtri validi, il problema è quello di riuscire ad utilizzarli nel migliore dei modi: un programma è professionale quando aiuta l’utente a sfruttare al massimo le potenzialità dei filtri presenti nel programma stesso.

 

Durante la passata stagione totocalcistica, ho fornito numerosi esempi di gioco realizzabili tramite il Toto Export System. Per il campionato in corso, tale programma è giunto alla versione 4.0, colmando alcune lacune presenti fino all’anno passato. In questo intervento, più che parlare di caratteristiche specifiche e/o esempi pratici, vorrei fare il punto della situazione, spiegando la metodologia sulla quale si basa l’intero programma: in pratica, cercherò di mostrare, passo dopo passo, l’approccio che ogni utente dovrebbe seguire per realizzare un sistema tramite il TES.  La maggior parte delle considerazioni che seguono risulta indipendente dal programma utilizzato e pertanto può essere un valido aiuto per qualunque sistemista.

 

Tutta la metodologia che spiegherò si basa sulla seguente convinzione personale: i condizionamenti classici (come quantità segni, consecutività, interruzioni, colonne filtro, ecc…), indipendenti da un picchetto tecnico, possono essere utilizzati per rifinire un sistema, ma non per impostarlo. In altre parole, con queste condizioni si può dare l’ultima “scrematura”, per portare il sistema ad un numero di colonne giocabile, ma difficilmente si può costruire un sistema valido partendo da filtri simili.

Detto questo, l’unica alternativa percorribile è quella di utilizzare filtri di tipo probabilistico, cioè legati a picchetti tecnici.  Per anni ho inseguito la chimera di un picchetto tecnico in grado di raggiungere e superare gli 8 punti di media sulla colonna base, ritenendo che questo fosse il primo ed unico modo per poter abbattere il numero delle colonne. In realtà, oltre ad essere un obiettivo quasi irraggiungibile, non è affatto necessario, per almeno due ragioni: (a) è molto meglio un picchetto tecnico dal rendimento non eccezionale, ma costante (cioè tra i 6 e 7 punti di media in base), piuttosto di un ipotetico picchetto dal rendimento medio elevatissimo, ma molto variabile (cioè una volta 10 punti e quella dopo 6); (b) se un picchetto tecnico non basta, per ridurre le colonne in modo sufficiente, se ne possono usare 2 o 3 o quanti se ne vuole !

 

I condizionamenti probabilistici disponibili nel TES sono fondamentalmente 4: Futuro (nella evoluzione comprendente la media normalizzata, oltre alle classiche somma terzine e somma totale), Somma Percentuali, Quote di Vincita (una variante della moltiplicazione delle percentuali) e l’esclusivo Fattore Q.  Per avere una situazione ideale, manca il filtro della distanza, che sarà disponibile nel nuovo TotoShock o nella prossima versione del TES. Ad ogni modo, utilizzando a fondo questi 4 filtri, si possono costruire sistemi dal rendimento eccezionale: vediamo le 3 fasi fondamentali da realizzare.

 

 

FASE 1:  preparazione di archivi storici di picchetti tecnici.

 

Per determinare gli intervalli da mettere in gioco di una qualunque condizione, è necessario farne un’analisi statistica nel tempo. Se voglio utilizzare il picchetto tecnico di un settimanale del settore, devo preparare un archivio con i picchetti tecnici di tale settimanale. Quanti picchetti deve avere ogni archivio ?  Ovviamente il più possibile !  Più è ampio l’archivio, più sarà precisa ed affidabile la statistica: personalmente ritengo che ogni archivio debba avere almeno un centinaio di picchetti. Inoltre, è meglio che l’archivio contenga solo dati coerenti: l’ideale è quello di considerare solo i concorsi di campionato, evitando tutti gli altri (Coppa Italia, Mondiali, ecc…), che spesso sono totalmente “sballati” e falsano la statistica. Tassativo infine eliminare quei concorsi che hanno avuto una colonna vincente con meno di 13 segni !  Nel sito www.ats-soft.com sono disponibili gli archivi con i picchetti tecnici pubblicati da tutti i settimanali del settore o calcolati da alcuni noti programmi sistemistici: ogni archivio contiene oltre 200 concorsi, praticamente tutti quelli di campionato degli ultimi 6 anni (da quando ci sono i 3 punti per vittoria). 

Come più volte detto, il TES è in grado di generare infiniti picchetti tecnici diversi, semplicemente cambiando i parametri o le regole del sistema esperto. Nella versione 4.0 del TES è stata aggiunta una importantissima funzione, che consente di generare automaticamente tutti i picchetti degli ultimi 6 anni, relativi ai parametri/regole impostate dall’utente: in pratica, è possibile costruire infiniti archivi di picchetti tecnici, uno per ogni insieme di parametri o regole !!

 

 

FASE 2: analisi statistica dei picchetti e calcolo degli intervalli ottimali.

 

Utilizzando il potentissimo modulo di analisi del TES, è possibile valutare in pochi istanti la validità di un determinato archivio di picchetti: media punti in base, costanza di rendimento, numero di sorprese, ecc…L’ideale è quello di trovare 2-3 archivi (o più) che abbiano un rendimento buono e costante, possibilmente non troppo simili tra di loro: a questo proposito, è consigliabile utilizzare sempre almeno un archivio di picchetti generato dal TES, perché normalmente risultano  piuttosto “fuori standard”, ovvero abbastanza lontani dai picchetti tecnici pubblicati dai vari settimanali (che per contro spesso sono simili tra di loro).  Una volta selezionati gli archivi da usare, il TES si occupa di calcolare, per ogni condizione, gli intervalli ottimali (cioè minimi, per avere il taglio colonnare più elevato) che rispettano la garanzia di vincita impostata dall’utente: in altre parole, se gli archivi hanno 200 concorsi e l’utente richiede una garanzia di vincita di prima categoria pari al 50%, il TES calcolerà gli intervalli ottimali che garantiscono il 13 in almeno 100 concorsi !!  Ma non basta: le condizioni sui vari picchetti (Futuro, Quote, ecc…) possono essere messe in Link tra di loro, richiedendo qualunque numero di recuperi !!  Ovviamente è compito dell’utente decidere quali condizioni usare, come collegarle, quanti recuperi richiedere, ecc… Durante la passata stagione, sulle pagine di questa rivista ho fatto diversi esempi in proposito.

 

 

FASE 3: preparazione del sistema e verifica del rendimento.

 

Arrivati a questo punto il più è fatto: non resta altro che preparare il sistema, inserendo tutti i valori calcolati nella precedente fase (aggiungendo eventualmente qualunque altro tipo di condizione, dai segni alle colonne filtro, ecc..), e lanciare l’ultima incredibile funzionalità implementata nel nuovo TES 4.0, ovvero la verifica del rendimento del sistema. Il programma si occupa di sviluppare il sistema in un numero qualunque di concorsi (scelti dall’utente) e per ognuno di essi riporta il numero di colonne ottenute e le vincite realizzate (13 e numero di 12). Eventuali condizioni dipendenti dai picchetti (come ad esempio una colonna base) vengono automaticamente ricalcolate ! Tornando all’esempio precedente, se gli archivi hanno 200 concorsi e la garanzia scelta è stata del 50%, verificando il sistema su tutti i 200 concorsi in esame, si deve ottenere il 13 (più qualche 12 di solito) in almeno 100 di essi (ovviamente se non sono state aggiunte altre condizioni, oltre a quelle calcolate dal modulo di analisi). Normalmente, tra i concorsi che non hanno ottenuto la vincita di prima categoria, ce ne saranno molti che hanno centrato una o più vincite di seconda categoria. L’utilità di una funzione del genere è la seguente: supponendo di avere archivi con 6 anni di concorsi, si potrebbe pensare di utilizzare ad esempio i primi 4 per la Fase 2 (calcolo degli intervalli) e provare il sistema ottenuto nei concorsi degli ultimi 2 anni, per verificare se la garanzia richiesta in fase di calcolo degli intervalli si mantiene su livelli simili anche negli anni successivi. Ovviamente, un certo calo è quasi intrinseco in tutto il procedimento, ma se dal 50% si passa al 20% allora è meglio rifare il sistema dall’inizio !!

 

Ritengo che il procedimento analizzato, rappresenti un approccio professionale, razionale e valido al gioco del Totocalcio e possa essere esteso in modalità e contesti diversi.