Articolo N.13: Aprile 2000
Autore: Quarantelli Gianluca
Toto Expert System: come “spremere” i picchetti
Nell’articolo di questo mese tornerò a parlare di un
argomento già affrontato in passato e che ha sempre creato enorme interesse:
l’utilizzo del modulo di analisi del Toto Expert System per il calcolo degli
intervalli ottimali relativi alle varie condizioni probabilistiche. In un paio
di precedenti interventi ho spiegato come calcolare tali intervalli utilizzando
un solo picchetto tecnico: molti lettori mi hanno chiesto di presentare uno
schema di gioco che mostri come procedere quando si hanno a disposizione due o
più picchetti tecnici. Ovviamente non esiste un solo modo di procedere,
l’utente del programma ha infatti ampia libertà di scelta relativamente a
numerosi aspetti coinvolti nella tecnica di gioco: con questo articolo cercherò
di fornire una serie di suggerimenti e trucchi pratici, che permettono di
ottimizzare al massimo i risultati raggiungibili, avvalendomi di un esempio di
supporto che utilizza contemporaneamente ben 4 diversi picchetti tecnici.
I picchetti considerati sono quelli tecnici
pubblicati dai quattro settimanali del settore: Colonna Vincente, Toto
Corriere, Toto Guida e La Schedina. Ho preso in considerazione tutti i concorsi
degli ultimi 3 campionati (esclusa la stagione in corso), dal 1996-97 al
1998-99, per un totale di ben 125 concorsi utili (sono stati esclusi quelli con
delle partite sospese, con la colonna vincente composta da meno di 13 segni).
Siamo di fronte ad un campione senza dubbio decisamente significativo, che
permette di realizzare delle analisi statistiche valide ed affidabili.
Come più volte detto, i parametri probabilistici
gestiti dal TES per ogni picchetto sono i seguenti 6: somma terzine e somma totale
di Futuro, media normalizzata, fattore Q, somma percentuali e quote di vincita.
Dato che stiamo considerando 4 picchetti, possiamo calcolare gli intervalli
ottimali di ben 24 diversi parametri. Ovviamente, tali intervalli possono
inoltre essere calcolati più volte, dipendendo dal numero di recuperi che
decidiamo di richiedere, sia a livello di singolo picchetto, sia a livello di
link tra più picchetti.
Come primo passo, decidiamo di calcolare gli
intervalli minimi di tutti i 24 parametri disponibili, richiedendo una garanzia
statistica del 50% (ovvero 63 concorsi sui 125 in esame) ed al massimo un
recupero per ogni gruppo di 6 parametri di ogni picchetto. In Figura N.1 si può
osservare che sono state inserite 4 condizioni, una per ogni picchetto tecnico
(P1, P2, P3 e P4): le condizioni sono tutte uguali, ognuna richiede il calcolo
dei 6 parametri del corrispondente picchetto, ammettendo al massimo un
recupero. In questo modo si ammettono complessivamente 4 recuperi sui 24
parametri disponibili: avremmo potuto anche impostare una condizione unica, che
operasse su tutti i 24 parametri ed ammettesse al massimo 4 recuperi. E’
evidente che il risultato sarebbe stato diverso, poiché in questo modo si
sarebbero ammessi anche più recuperi per ogni picchetto (al limite anche 4
recuperi su un picchetto e nessuno sugli altri 3): il taglio colonnare della
singola condizione sarebbe stato inferiore.
Mi è stato chiesto più volte quanti tentativi siano necessari alla funzione di
ricerca degli intervalli per ottenere quelli migliori, cioè più piccoli
possibili. Non esiste una risposta: può capitare che si ottenga il miglior
risultato dopo poche migliaia di passaggi oppure che anche 100 o 200 mila
tentativi non siano sufficienti. Dipende dal numero di concorsi, dal numero di
picchetti, dal numero di condizioni, ecc… In linea di massima, più si lascia
lavorare il programma e meglio è, soprattutto durante la prima elaborazione,
quella che serve per impostare la garanzia desiderata. Inoltre, il numero di
passaggi necessari ad ottenere una soluzione quasi minimale cresce
all’aumentare del numero delle condizioni impostate: è sempre meglio eseguire
singolarmente le condizioni, anche se questo non è sempre possibile (come ad
esempio nel nostro caso, che richiede 4 condizioni nella prima elaborazione).
La prima riga della Tabella N.1 riporta il risultato dell’elaborazione ottenuto
facendo circa 25 mila passaggi: dato che le condizioni sono 4, sicuramente si
possono ottenere intervalli più stretti facendo fare al programma un numero
superiore di tentativi. Poichè un’analisi statistica di questo tipo non deve
essere rifatta settimanalmente, ma si prepara una volta per sempre, è
preferibile far lavorare il programma a lungo, magari anche per qualche ora,
tentando di avvicinarsi il più possibile ai valori ottimali.
A questo punto è necessaria una piccola
precisazione, per spiegare perché non si debba rifare tutta l’analisi ogni
settimana. Il motivo è semplice: abbiamo a disposizione 125 concorsi e stiamo
calcolando delle condizioni probabilistiche che hanno garantito la vincita di
prima categoria nel 50% dei concorsi analizzati. Tali condizioni, riapplicate a
concorsi nuovi, hanno la probabilità statistica di ripetersi, ovviamente
analizzando un numero di concorsi che sia sufficientemente elevato, diciamo un
numero almeno paragonabile a quello utilizzato per l’analisi (un centinaio
quindi). Questo non significa che nei successivi 100 concorsi si otterrà il 13
in 50 concorsi, ovviamente esiste un certo margine di tolleranza: dicendo che
il numero di successi cadrà, ad esempio, nell’intervallo che va da 40 a 60 si
ha già una notevole probabilità di indovinare la previsione. Se ripetiamo tutta
l’analisi ogni settimana, aggiungendo l’ultimo concorso utile, non spostiamo
assolutamente l’effettiva probabilità di vincita per il concorso successivo: in
pratica facciamo solo un grande lavoro per niente ! Discorso diverso se invece di 125 concorsi ne analizziamo 250,
ovviamente in questo caso la “sicurezza” della previsione per i concorsi
successivi aumenta. Un buon compromesso credo che sia quello di rifare una
determinata analisi (fatta con determinati picchetti, concorsi e garanzia
statistica) una volta all’anno.
In fase di impostazione delle condizione all’interno
del sistema da sviluppare si procede nel seguente modo: per ognuno dei 4
picchetti si impostano tutti gli intervalli calcolati, ammettendo al massimo un
recupero. Successivamente, si crea un link tra i 4 picchetti, richiedendoli
tutti esatti ed ammettendo da 0 a 4 recuperi complessivi. Se avessimo optato
per la condizione unica con al massimo 4 recuperi, avremmo dovuto impostare da
0 a 4 recuperi all’interno di ogni scommessa, lasciando inalterato il link (è
evidente che il taglio colonnare sarebbe stato inferiore).
A questo punto possiamo sbizzarrire la nostra
fantasia, aggiungendo altre condizioni (cioè calcolando altri intervalli
ottimali) per ridurre sempre più il numero finale di colonne sviluppate, senza
diminuire la garanzia statistica del 50%. Innanzitutto, dopo aver calcolato i
precedenti intervalli con un recupero per ogni picchetto, il TES mostra nella
griglia principale del modulo di analisi i concorsi validi, ovvero quei 63
concorsi che rispettano gli intervalli calcolati. Come si può osservare in
Figura N.2, tali concorsi vengono contrassegnati da una “X” nella colonna “OK”:
tramite la funzione di filtro, è possibile selezionare solo tali concorsi,
eliminando gli altri 62 nei quali si sarebbe persa la vincita di prima
categoria. Per tutte le condizioni che calcoliamo da questo momento,
richiediamo sempre la garanzia del 100%, perché vogliamo mantenere tutti i 63
concorsi rimasti, per non diminuire la garanzia complessiva del 50%
inizialmente richiesta. Quali altre condizioni aggiungiamo ? Possiamo trovarne quante ne vogliamo. Ad
esempio, potremo rifare per altre 4 volte il calcolo delle 4 condizioni viste
precedentemente, aumentando il numero di recuperi per ogni picchetto, da 2 fino
a 5: ovviamente, all’aumentare dei recuperi si stringono gli intervalli. La
Tabella N.1 riporta i risultati ottenuti in queste elaborazioni
successive. Questa è ovviamente solo
una possibile soluzione: avremo potuto calcolare una condizione che operasse
contemporaneamente su tutti i 24 parametri ammettendo un numero complessivo di
recuperi pari a 23 (in altre parole si richiede di indovinare un solo
intervallo !): contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, una condizione
del genere produce tagli colonnari terrificanti. Si potrebbero calcolare
condizioni che operano su 2-3 picchetti, oppure solo su alcuni parametri dei
vari picchetti, e così via. Fondamentalmente si tratta di fare un po’ di prove,
verificare quali condizioni ottengono i tagli colonnari più consistenti ed
utilizzarle in fase di sviluppo: è ovvio che ci sono infinite possibilità, per
cui anche l’abilità dell’utente assume una certa importanza.
Intervalli calcolati
|
P1.
Colonna Vincente |
P2. Toto
Corriere |
P3. Toto
Guida |
P4. La
Schedina |
Recuperi P1 = 1 Recuperi P2 = 1 Recuperi P3 = 1 Recuperi P4 = 1 |
S.terzine: 8 – 34
S.totale: 22 – 80 Media: 28.25 – 37 Fatt.Q: 5.64 – 12.16 S.perc.: 448 – 556 Quote: 19 – 317 |
S.terzine: 10 – 37
S.totale: 22 – 62 Media: 13.5 – 38.5 Fatt.Q: 5.94 – 11.73 S.perc.: 451 – 558 Quote: 11 – 345 |
S.terzine: 12 – 35
S.totale: 27 – 70 Media: 25.5 – 40.25 Fatt.Q: 6.1 – 13.94 S.perc.: 424 – 529 Quote: 33 – 415 |
S.terzine: 7 – 34
S.totale: 16 – 56 Media: 10 – 34.75 Fatt.Q: 7.67 – 11.42 S.perc.: 469 – 572 Quote: 8 – 217 |
Recuperi P1 = 2 Recuperi P2 = 2 Recuperi P3 = 2 Recuperi P4 = 2 |
S.terzine: 8 – 34
S.totale: 22 – 80 Media: 28.25 – 37 Fatt.Q: 5.64 – 8.44 S.perc.: 462 – 508 Quote: 19 – 317 |
S.terzine: 10 – 39
S.totale: 22 – 63 Media: 24.75 – 38.5 Fatt.Q: 5.88 – 11.73 S.perc.: 451 – 544 Quote: 11 – 36 |
S.terzine: 12 – 33
S.totale: 27 – 76 Media: 26.25 – 40.25 Fatt.Q: 11.97 – 13.94 S.perc.: 433 – 529 Quote: 33 – 165 |
S.terzine: 7 – 36
S.totale: 16 – 58 Media: 24 – 34.75 Fatt.Q: 8.01 – 11.42 S.perc.: 475 – 572 Quote: 8 – 57 |
Recuperi P1 = 3 Recuperi P2 = 3 Recuperi P3 = 3 Recuperi P4 = 3 |
S.terzine: 14 – 34
S.totale: 38 – 73 Media: 13 – 25
Fatt.Q: 9.05 – 12.16 S.perc.: 464 – 506 Quote: 19 – 44 |
S.terzine: 9 – 27
S.totale: 22 – 63 Media: 23.5 – 36.5 Fatt.Q: 5 – 9.68 S.perc.: 455 – 493 Quote: 191 – 267 |
S.terzine: 12 – 32
S.totale: 27 – 73 Media: 33 – 40.25 Fatt.Q: 6.1 – 10.48 S.perc.: 433 – 466 Quote: 72 – 165 |
S.terzine: 9 – 31
S.totale: 16 – 56 Media: 27.25 – 34.75 Fatt.Q: 5.33 – 10.08 S.perc.: 547 – 572 Quote: 110 – 217 |
Recuperi P1 = 4 Recuperi P2 = 4 Recuperi P3 = 4 Recuperi P4 = 4 |
S.terzine: 25 – 33
S.totale: 22 – 24 Media: 16.25 – 25.25 Fatt.Q: 9.59 – 11.78 S.perc.: 462 – 499 Quote: 19 – 84 |
S.terzine: 12 – 27
S.totale: 27 – 43 Media: 29.25 – 38.5 Fatt.Q: 5.88 – 6.33 S.perc.: 508 – 545 Quote: 78 – 269 |
S.terzine: 14 – 29
S.totale: 27 – 46 Media: 35.5 – 40.25 Fatt.Q: 8.58 – 10.49 S.perc.: 433 – 466 Quote: 66 – 142 |
S.terzine: 19 – 34
S.totale: 31 – 56 Media: 27.25 – 34.75 Fatt.Q: 6.07 – 8.5 S.perc.: 552 – 572 Quote: 8 – 10 |
Recuperi P1 = 5 Recuperi P2 = 5 Recuperi P3 = 5 Recuperi P4 = 5 |
S.terzine: 11 – 15
S.totale: 31 – 38 Media: 16 – 19
Fatt.Q: 11.08 – 12.16 S.perc.: 498 – 508 Quote: 96 – 230 |
S.terzine: 20 – 22
S.totale: 55 – 62 Media: 21.75 – 27.25 Fatt.Q: 5.42 – 6.58 S.perc.: 473 – 493 Quote: 66 – 100 |
S.terzine: 19 – 25
S.totale: 30 – 40 Media: 35.5 – 40.25 Fatt.Q: 8.58 – 9.62 S.perc.: 461 – 474 Quote: 74 – 97 |
S.terzine: 20 – 27
S.totale: 44 – 56 Media: 24 – 25
Fatt.Q: 10.07 – 10.80 S.perc.: 558 – 572 Quote: 21 – 31 |
Tabella N.1
Per applicare gli intervalli riportati nella Tabella
N.1 è necessario inserire 20 picchetti nel TES (ovviamente ognuno dei 4 viene
riutilizzato per 5 volte) e costruire 5 link tra gruppi di 4 picchetti, in modo
del tutto analogo a quanto visto in precedenza per la prima riga della tabella,
con il numero dei recuperi complessivi che aumenta di 4 unità per volta (da 4 fino
a 20). Invito i lettori a provare lo sviluppo di tale sistema in qualche
precedente concorso: partendo dal 13 triple si ottengono pochissime migliaia di
colonne, talmente poche da sembrare incredibile, soprattutto se si considera
che garantiscono statisticamente un 13 ogni due concorsi ! Concludo con una osservazione: tutti gli
intervalli contenuti nelle righe 2,3,4,5 della Tabella N.1, possono essere
calcolati utilizzando un picchetto alla volta (ed impostando adeguatamente il
recupero relativo). Anziché procedere a gruppi di 4 condizioni per volta, come
fatto per il calcolo degli intervalli iniziali, è preferibile elaborarle
singolarmente, poiché si ottengono risultati migliori, ovvero intervalli più
piccoli: i dati riportati in tabella sono stati calcolati in questo modo,
facendo ogni volta circa 50 mila passaggi (sicuramente si possono migliorare
tutti gli intervalli, lasciando lavorare il programma più a lungo). Nel
prossimo intervento riprenderò questo argomento, poiché ci sono ancora
tantissimi aspetti da approfondire: in tale occasione fornirò un paio di
tabelle riepilogativa di sviluppi colonnari e rendimenti.