Articolo N.15: Giugno 2000
Autore: Quarantelli Gianluca
Tra statistica e probabilità
Da alcuni anni in campo sistemistico esiste la consuetudine di suddividere i vari filtri in due categorie: 1) filtri statistici; 2) filtri probabilistici.
Nella prima categoria vengono inseriti i condizionamenti che non richiedono l’utilizzo di un picchetto tecnico per essere applicati, come quantità e consecutività dei segni, interruzioni, ecc… La categoria dei filtri probabilistici invece comprende i condizionamenti che dipendono dalla presenza di un picchetto tecnico, come Futuro, somma percentuali, distanza, ecc…
Tale distinzione è profondamente sbagliata, poiché un determinato filtro deve essere considerato statistico o probabilistico solo in base al modo con cui viene impiegato. Anche se a prima vista può risultare difficile da comprendere, quasi ogni filtro può avere una forma statistica oppure una probabilistica. Inoltre, come vedremo nel seguito, i condizionamenti basati sulla presenza di un picchetto tecnico vengono normalmente utilizzati in modo tale da essere contemporaneamente probabilistici e statistici.
Partendo da Futuro, un filtro considerato tipicamente probabilistico, cercherò di chiarire queste considerazioni con un esempio pratico. Penso che la metodologia Futuro sia ormai nota a tutti i sistemisti, per cui mi limiterò a descriverla con poche parole riassuntive. La schedina viene suddivisa nelle tradizionali 4 sezioni, 3 terzine ed una quartina. Utilizzando un picchetto tecnico di riferimento, le 27 possibili terzine della prima sezione (costituita dalle prime 3 partite) vengono ordinate dalla più probabile (terzina N.1) alla meno probabile (terzina N.27). Analogamente si procede con le altre tre sezioni, con l’ovvia differenza che la quartina finale (costituita dalle ultime 4 partite) ammette 81 possibili combinazioni, sempre ordinate dalla più probabile (N.1) alla meno probabile (N.81).
A questo punto ogni colonna può essere univocamente identificata da 4 numeri, sui quali è possibile definire diverse condizioni. Si possono mettere in gioco solo le prime N combinazioni per ogni sezione, si possono definire dei gruppi condizionati (ad esempio, almeno una terzina minore di 5), si possono limitare entro determinati intervalli la somma terzine (ovvero dei primi 3 numeri) e la somma totale (ovvero di tutti i 4 numeri). Nel Toto Expert System è possibile anche limitare la media normalizzata dei 4 valori.
E’ evidente che, per come è definito, Futuro sia un filtro probabilistico, in quanto basato sulle percentuali attribuite ad ogni incontro. Ma è altrettanto indubbio che poi tale filtro venga utilizzato in modo statistico: per stabilire quali valori mettere in gioco, si è soliti analizzare un determinato numero di concorsi (utilizzando ovviamente sempre lo stesso tipo di picchetto tecnico, per esempio quello pubblicato da una rivista o calcolato da un programma) e cercare gli intervalli più frequenti. Come più volte mostrato negli interventi scorsi, per fare tutto ciò il Modulo di Analisi del Toto Expert System risulta eccezionale, permettendo di calcolare gli intervalli ottimali in grado di verificare una prefissata garanzia statistica di vincita (che, tradotto in poche parole, significa trovare gli intervalli minimi con i quali si realizza il 13 in un determinato numero di concorsi tra quelli in esame). Per questi motivi, l’utilizzo tradizionale di Futuro presenta contemporaneamente una componente probabilistica ed una statistica.
Come può esserci una forma completamente statistica di un tale condizionamento ? In realtà se ne possono trovare diverse: personalmente ritengo che quella proposta di seguito sia decisamente valida. Entriamo nei dettagli: innanzitutto la suddivisione della schedina è ovviamente la stessa di Futuro, con le 3 terzine e la quartina finale. Nella prima sezione ci sono 27 possibili combinazioni: consideriamo ad esempio la terzina “111” e procediamo come segue:
- dall’archivio con tutte le colonne vincenti (circa 2000) si può verificare quante volte è presente tale terzina nelle prime 3 partite (indichiamo tale numero con P);
- indicando con N il numero di colonne vincenti presenti nell’archivio storico, si può calcolare il periodo medio T tra una sortita e l’altra della terzina in esame: ad esempio, se N=2000 e P=200, allora T = 2000/200 = 10. Ciò significa che mediamente tale terzina si verifica 1 volta ogni 10 concorsi;
- indicando con R il ritardo della terzina in esame (cioè da quanti concorsi non si presenta), si può assegnare a tale terzina il coefficiente numerico V calcolato utilizzando la formula riportata di seguito (non entro nei dettagli per spiegare come è stata ricavata, perché dovrei scrivere un trattato di matematica !)
Si ripete il procedimento per tutte le 27 terzine, che alla fine vengono ordinate in base al coefficiente numerico assegnato ad ognuna di esse (la N.1 è quella con il valore V più basso, la N.27 è quella con il valore V più elevato). In questo modo si ottiene l’ordinamento delle sezioni di Futuro in modo esclusivamente statistico, senza l’utilizzo di un picchetto tecnico: per stabilire quali valori mettere in gioco è possibile procedere come si fa di solito, analizzando un determinato numero di concorsi e cercando gli intervalli più frequenti. Il modulo di analisi del TES, opportunamente adattato, consentirebbe di calcolare gli intervalli ottimali anche in questo caso. Siamo quindi di fronte ad una forma completamente statistica del filtro Futuro, poiché non viene utilizzato alcun picchetto tecnico.
E la forma completamente probabilistica ? E’ già disponibile nel Toto Expert System ! Vediamo in che modo può essere realizzata. L’ordinamento delle sezioni deve essere quello solito, quindi in base al picchetto tecnico di riferimento, ma anche il calcolo dei valori da giocare deve essere fatto in modo esclusivamente probabilistico, quindi senza indagini statistiche sui concorsi precedenti. Nel TES è sufficiente utilizzare la funzione di “Simulazione” sul picchetto tecnico: in pratica, anziché utilizzare le colonne vincenti precedenti, si generano delle colonne casuali (almeno un centinaio) che rispettano la distribuzione dei segni data dal picchetto tecnico. Gli intervalli migliori da giocare vengono poi calcolati analizzando queste colonne, anziché l’archivio storico. Con questo approccio, il filtro Futuro assume connotati esclusivamente probabilistici, essendo completamente svincolato dall’analisi delle precedenti colonne vincenti.
Similmente a quanto visto in questo intervento con il filtro Futuro, si può procedere con qualunque altro filtro dipendente da un picchetto tecnico, trovandone una forma completamente statistica, una completamente probabilistica ed una intermedia (in parte probabilistica ed in parte statistica). Ovviamente filtri non dipendenti dal picchetto tecnico (come la quantità dei segni) possono avere solo due approcci, uno statistico ed uno probabilistico (non esiste la terza possibilità).
A
questo punto sorgono inevitabili alcune domande:
-
quale
programma è in grado di gestire ogni filtro con i tre diversi approcci ?
-
è
preferibile l’approccio statistico, probabilistico o l’intermedio ?
-
quale
di questi produce tagli colonnari maggiori, a parità di vincite garantite ?
-
come
è possibile utilizzarli contemporaneamente per ottenere i risultati migliori ?
Domande difficili, apparentemente quasi impossibili. Ma c’è un programma che fornirà tutte le risposte del caso, in modo chiaro ed inconfutabile. Si chiama TotoShock ed arriverà dopo l’estate, quando ci ritroveremo su queste pagine per l’inizio di una nuova esaltante stagione totocalcistica. Per chi volesse seguire tutte le anticipazioni del caso, il consiglio è quello di collegarsi spesso al sito Internet www.ats-soft.com (tra breve sarà disponibile anche il nuovo sito www.totoshock.com).
Tanti saluti e ringraziamenti a tutti i lettori che mi hanno seguito con entusiasmo durante questo campionato: l’appuntamento è per la prossima stagione.